La rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP) è una patologia infiammatoria cronica del naso e dei seni paranasali, prevalentemente mediata dall’infiammazione di tipo 2 e frequentemente associata ad asma bronchiale e/o intolleranza all’aspirina (triade di Samter). Si tratta di una malattia debilitante, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti e un notevole carico per il sistema sanitario.
Nel corso degli anni, la gestione della CRSwNP si è basata principalmente sul controllo dei sintomi attraverso l’utilizzo di corticosteroidi intranasali, irrigazioni saline e, in caso di riacutizzazioni, cicli brevi di corticosteroidi sistemici. In assenza di controllo adeguato con la terapia medica massimale, si ricorreva all’intervento chirurgico endoscopico dei seni paranasali (FESS). Tuttavia, anche con una gestione medica e chirurgica appropriata, una percentuale significativa di pazienti non raggiunge un livello soddisfacente di controllo della malattia. Ciò ha portato, negli anni, alla necessità di interventi chirurgici ripetuti, con un incremento del rischio di complicanze e una durata sempre più breve del beneficio sintomatico.
L’introduzione dei farmaci biologici ha rappresentato una svolta significativa nel trattamento della CRSwNP, aprendo le porte a un approccio personalizzato e mirato che segue i principi della medicina di precisione. Questi farmaci agiscono direttamente sulle vie infiammatorie responsabili della patogenesi della malattia, modulando selettivamente la risposta immunitaria e offrendo un’efficacia superiore rispetto ai trattamenti tradizionali. Tale approccio consente non solo un migliore controllo dei sintomi, ma anche la possibilità di raggiungere obiettivi terapeutici più ambiziosi, come la remissione clinica e il mantenimento del controllo della malattia nel lungo termine.
Tuttavia, con l’ampliarsi delle opzioni terapeutiche e la prospettiva di trattamenti cronici prolungati, emergono nuove sfide. È necessario valutare attentamente l’efficacia sostenuta, la sicurezza nel lungo periodo, l’aderenza terapeutica, nonché l’impatto sulla qualità della vita e sulla sostenibilità del trattamento. Inoltre, la scelta del farmaco più adeguato per ciascun paziente – alla luce di caratteristiche cliniche, biomarcatori e comorbidità – diventa un elemento chiave della strategia terapeutica.
Attualmente sono disponibili diversi anticorpi monoclonali (MAbs) indicati per la CRSwNP, e diventa fondamentale fornire ai clinici strumenti teorici e pratici per orientarsi nella scelta e nella gestione di questi trattamenti, soprattutto in un’ottica di lungo termine.
Il presente corso si propone di offrire un aggiornamento scientifico completo, integrato da sessioni pratiche interattive, per supportare i professionisti nella gestione della poliposi nasale alla luce delle più recenti evidenze sull’utilizzo dei farmaci biologici. Particolare attenzione sarà dedicata alla gestione a lungo termine, alla valutazione dei risultati clinici nel tempo e alla personalizzazione del trattamento.