Chair
Prof. Jacopo Galli
Presentazione del Corso
La rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP) è una patologia infiammatoria cronica del naso e dei seni paranasali, prevalentemente mediata dall'infiammazione di tipo 2 e spesso associata ad asma bronchiale e/o intolleranza all’aspirina. È una malattia debilitante con impatto sostanziale sulla qualità della vita del paziente e notevoli costi sanitari.
Nel corso degli anni, le strategie di gestione si sono concentrate principalmente sul controllo dei sintomi mediante utilizzo di corticosteroidi intranasali, irrigazioni saline e brevi cicli di corticosteroidi sistemici in caso di riacutizzazioni. In caso di non controllo tramite terapia medica massimale, si prendeva in considerazione l’intervento di chirurgia funzionale endoscopia dei seni paranasali (FESS). Sfortunatamente, nonostante un trattamento medico e chirurgico appropriato massimale, una percentuale significativa di pazienti non raggiunge un livello accettabile di controllo di malattia. Per tale ragione, negli ultimi anni l’ultima opzione di cura è stata quella di ripetere ulteriori interventi chirurgici (FESS) con un rischio sempre più elevato di complicanze perioperatorie e un tempo progressivamente più breve di controllo dei sintomi.
Oggi il trattamento della malattia è cambiato radicalmente grazie all’avvento dei nuovi farmaci biotecnologici e di un approccio alla malattia che segue i principi della medicina personalizzata. L'approccio personalizzato permette di adattare le terapie alle specifiche caratteristiche del paziente, ottimizzando l'efficacia e riducendo gli effetti collaterali. Inoltre, promuove una visione orientata verso obiettivi sempre più ambiziosi come il controllo a lungo termine della malattia e la remissione sostenuta nel tempo.
Nel contesto delle malattie croniche, tra cui l'asma e la poliposi naso-sinusale, emerge un'enfasi crescente sull'ottenimento di risultati terapeutici superiori. La remissione, intesa come la scomparsa dei sintomi e il ripristino di una obbiettività normale diventano obiettivi chiave nella gestione clinica. I nuovi farmaci biologici agiscono direttamente sulle vie infiammatorie specifiche coinvolte nella patogenesi di queste malattie, offrendo un'efficacia superiore rispetto alle terapie convenzionali. La loro capacità di modulare selettivamente la risposta immunitaria ha aperto nuove prospettive nella gestione delle malattie croniche, consentendo un beneficio sostenuto nel tempo, consentendo di perseguire obiettivi terapeutici sempre più ambiziosi.
Al momento diversi anticorpi monoclonali sono disponibili (MAbs) con questa indicazione ed è molto importante la scelta del farmaco giusto per il paziente giusto. Con l’avvento delle nuove terapie biologiche si è voluto costruire un percorso di formazione teorico-pratico e orientamento in merito a come si sta evolvendo il management di questa patologia.
L’obiettivo del corso è quello di fornire nozioni scientifiche e tutti gli elementi utili per una corretta gestione della patologia, in seguito all’arrivo dei primi farmaci biologici. Il programma scientifico include lezioni teoriche e sessioni pratiche, in cui i discenti potranno confrontarsi in una modalità interattiva sull’approccio di gestione della patologia.